Fare della scrittura il proprio mestiere è un sogno di tanti (o troppi?). Se, un tempo, diventare scrittore era più complicato, oggi tra blog, giornali online e libri c’è spazio un po’ per tutti. Sia chiaro, scrivere non è una passeggiata. Tantomeno una cosa improvvisata. Necessita di studio e di competenze diverse, che non tutti hanno. Soprattutto, per alcune professioni è indispensabile essere dotati di un pensiero creativo. Su questo argomento, potremmo parlare per ore e ore. Esistono centinaia di corsi online, anche molto validi, che permettono di scoprire e implementare le proprie potenzialità. Poi, a mio avviso, esiste un qualcosa che non può essere insegnato e si chiama, appunto, creatività.
Quasi tutti gli autori e i giornalisti che conosco ambiscono all’ideazione di progetti che portino la loro firma. E chi non vorrebbe, direte voi? In realtà, esiste tutto un mondo che amo definire sommerso, di cui fanno parte gli “scrittori fantasma”. In inglese vengono chiamati ghostwriter e, come suggerisce la parola stessa, sono gli ideatori di testi su commissione che restano nell’ombra.

Definizione di ghostwriter
Il ghostwriter è la figura professionale che scrive articoli, libri o discorsi per un altro soggetto, che in seguito li firma con il suo nome. In questo modo egli ne assume la proprietà, ma anche il merito. Il titolare del diritto d’autore è il cliente.
Diciamolo subito, molti alla sola parola “ghostwriter” provano un senso di fastidio generale. Chi scrive per mestiere, infatti, spesso non comprende la volontà di qualcuno di appropriarsi letteralmente del lavoro di un altro.
Esistono, però, tanti vantaggi, primo fra tutti quello legato al compenso. Cedendo la proprietà, infatti, l’autore si impegna contrattualmente a rinunciare a qualsiasi diritto sull’opera. Per far sì che ciò avvenga, l’utente deve essere pronto a spendere una cifra piuttosto elevata.
Ecco un caso eclatante: nel 2001 il New York Times sostenne che lo scrittore fantasma del libro di Hillary Clinton percepì probabilmente una parcella di 500.000 dollari sull’anticipo di 8 milioni di dollari ricevuti dalla stessa politica. Una bella cifra, non trovate?
Le caratteristiche di un ghostwriter preparato
Se sei arrivato fino a qui, sicuramente la professione di cui ti sto parlando ha suscitato il tuo interesse. Ma quali sono le caratteristiche principali di un buon ghostwriter?
Prima di tutto deve saper scrivere bene. Sembra scontato, ma vi assicuro che non lo è affatto. Inoltre, deve essere in grado di comprendere i desideri e gli obiettivi del cliente, cercando di carpire ogni dettaglio. Creatività e originalità non possono mancare, così come la preparazione.
Un consiglio sempre valido è: leggere, leggere tanto e leggere spesso!
Il rapporto con il cliente sarà molto intimo, proprio perché dovrete capire quello che vuole trasmettere attraverso il suo scritto, che si tratti di un libro oppure di un contenuto per un blog. Non esistono scuole per diventare ghostwriter, ma non per questo la professione può essere presa con leggerezza. Non fate mai il passo più lungo della vostra gamba e prima di proporvi siate sicuri delle vostre reali capacità!
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